Per chi vuole saperne di più abbiamo raccolto i materiali più interessanti che riguardano Dante in Carnia, dalla progettazione alla rassegna stampa…
Il progetto
Folc lu ardi chel Dante… anni trenta del Novecento, due signore di Ampezzo, Dina di Nâto e Catina di Catin, prendono il caffè nel tinello di Catina, come al solito aggiornandosi sulle ultime novità. D’un tratto Dina si sovviene di un fatto e per catturare l’attenzione dell’amica esclama: “Folc lu ardi chel Dante!” con una tipica imprecazione ancor oggi riservata più o meno bonariamente a quei personaggi che l’hanno combinata grossa, siano paesani o… poeti. Ma qui nasce l’equivoco: Catina pensa subito a quel giovane scapestrato di Dante di Vigji di Rôsa e accigliata domanda all’amica cosa avesse mai combinato ancora, mentre Dina, che ha appena ricevuto l’ultima dispensa uscita della Divina Commedia, è ancora turbata dalla lettura dei simoniaci delle Malebolge, dove Dante ha messo i Papi a testa in giù nelle fosse e gli ha fatto bruciare i piedi dalle fiamme … Leggi tutto
L’aneddoto è giunto fino ad oggi tramite i ricordi di famiglia di Luciano Martinis, artista di origini ampezzane, suggerendoci quanto Dante fosse entrato nell’immaginario popolare dell’epoca, anche grazie all’opera di diffusione della cultura da parte di case editrici come Sonzogno, che da Milano inviava in abbonamento le dispense della Divina Commedia fin nelle valli della Carnia. Il progetto a finanziamento regionale “Dante in Carnia” intende riallacciarsi a questa lettura semplice, viva e popolare della Divina Commedia, per riproporla collettivamente nei luoghi più ispirati e “danteschi” dei nostri monti. Per fare questo si è immaginato non solo di affidare le letture ad attori professionisti ma anche di creare delle occasioni più partecipative in cui ognuno potrà cimentarsi, magari riscoprendo Dante -al di là dei ricordi scolastici- come un poeta intellettuale vivace e affascinante, vero custode di tesori.
L'impatto
Dante in Carnia è giunto alla fine della sua prima parte, dedicata alle letture pubbliche svolte in una scelta di luoghi suggestivi e unici delle montagne friulane. Ci sembra giusto fare un breve bilancio di quanto il programma abbia animato e coinvolto il pubblico e una serie di enti, associazioni, imprese, oltre che testate d’informazione. Ci sono stati anche degli echi transfrontalieri e transoceanici!
Di seguito i numeri che abbiamo raccolto:
Programma:
9 eventi diffusi su 4 vallate carniche, in luoghi di straordinaria bellezza, con alcune rivelazioni che hanno lasciato sorpresi anche i partecipanti locali. Leggi tutto
14 lettori volontari, amatori provenienti da gruppi di lettura (“Il ponte” di Ovaro e i Giovins di Dimpeç) o singoli appassionati che hanno animato ciascuno degli eventi in collaborazione con 3 attori professionisti (Rita Maffei, Shirine Sabet e Claudio Cipriani) 9 amministrazioni locali coinvolte 124 partecipanti ai laboratori tenuti a Tolmezzo e Ampezzo, fra i quali i ragazzi del Grest Don Bosco. 400 persone nel pubblico complessivo, provenienti dall’intera regione e turisti di passaggio Lavoro di organizzazione e realizzazione: 10 fra trattorie ed osterie: al termine di ogni evento abbiamo proposto un momento conviviale per tutti i partecipanti, ne sono nate interessanti conversazioni e nuove idee 5 artigiani locali per stampa, falegnameria, strumentazione tecnica etc. etc. 11 fra associazioni locali e parrocchie che hanno dato un prezioso contributo logistico e culturale sul posto 4 reti di servizi hanno supportato, rilanciato e promosso Dante in Carnia: Promoturismo FVG, Carnia Musei, Conca Tolmezzina, Casa per l’Europa Echi multimediali: 8 testate: il programma è stato rilanciato da giornali stampati e digitali come Messaggero, Il Friuli, Friuli sera, I Magazine, radio come Rai Radio 3, RaiFVG, Onde Furlane, Radio Studio Nord. Ci sono stati anche degli echi internazionali nell’ambito della rete transfrontaliera della Società Dantesca e in DanteToday, un interessante sito creato dall’Università del Maine per segnalare gli eventi contemporanei ed internazionali ispirati a (o da) Dante Alighieri.
Il motto
Come siamo arrivati a Folc lu ardi chel Dante? Ne parliamo con il copy qui: Come nasce un sottotitolo… un’ intervista di Maurizio Ionico a Luciano Martinis, riflessioni congiunte sul valore delle “storie minime” dei luoghi tradizionali.
Rassegna stampa
Parlano di noi
Conca Tolmezzina
Casa per l’Europa, Gemona
Dante Today, Maine (USA)
Podcast
Trasmissione di Onde Furlane su Dante in carnia
– Raitre Friuli Venezia Giulia VUÊ O FEVELIN DI… DEL 14/07/2021
Buinore // “Folc lu ardi chel Dante” il program itinerant di leturis te variante cjargnele dai principâi cjants de Divine Comedie
– Rai Friuli Venezia Giulia – CON LE MANI, CON I PIEDI, CON IL CUORE – Escursione settimanale tra i talenti, i saperi e lebellezze del nostro territorio. Puntata del 4 Agosto (qui il link Facebook)
Onde Furlane, al termine delle letture pubbliche estive, dedica un approfondimento su alcuni aspetti particolari di Dante in Carnia: un estratto della traduzione in friulano-carnico del V canto dell’Inferno, realizzata da Anselmo Fior sulle orme dello zio Giso, e un’interessante intervista allo stesso Anselmo Fior che racconta del suo legame da emigrato con la terra, la lingua e la storia della Carnia.
Segue l’intervento di Maurizio Ionico che annuncia e descrive la fase successiva di Dante in Carnia, che intende continuare a coinvolgere lettori volontari per concludere la lettura “corale e popolare” dell’intera Divina Commedia, realizzando infine un documentario che ne conservi testimonianza.